Nel settore logistico, la corretta gestione delle presenze è essenziale per garantire il rispetto degli orari di lavoro e l’organizzazione del personale. Tuttavia, non sono rari i casi in cui alcuni dipendenti adottano pratiche scorrette, come la timbratura irregolare o delegata ad altri colleghi, per simulare la propria presenza in azienda.
 
Queste situazioni rappresentano un problema serio per le imprese, che devono affrontarle con tempestività per evitare danni economici e disciplinari.
 
Il caso: falsificazione della timbratura
Un’azienda logistica ha rilevato anomalie nei sistemi di rilevazione presenze. Un dipendente risultava in servizio anche in momenti in cui non era fisicamente presente. Dall’analisi è emerso che il lavoratore si faceva timbrare il badge da un collega per coprire la propria assenza, eludendo i controlli aziendali.
 
Le criticità della situazione:
Rischi economici: il pagamento di ore lavorative non effettivamente prestate comporta una perdita diretta per l’azienda.
Violazione del rapporto fiduciario: comportamenti di questo tipo possono incidere sulla fiducia tra azienda e dipendenti.
Possibili effetti a catena: la mancanza di un intervento rapido potrebbe portare alla diffusione della pratica tra altri lavoratori.                                                                                                                                                                                                                                                                                     Le implicazioni legali:
La falsificazione della timbratura può configurare un illecito disciplinare che, in base alla sua gravità e reiterazione, può portare fino al licenziamento per giusta causa.
La mancata adozione di misure di controllo da parte del datore di lavoro può compromettere l’integrità organizzativa dell’azienda.
✅ Come prevenire e gestire le timbrature irregolari
Per tutelarsi da simili criticità, le aziende possono adottare diverse misure preventive e correttive:
🔹 Rafforzare i sistemi di controllo delle presenze, utilizzando tecnologie più avanzate come badge nominali, identificazione biometrica o verifica digitale.
🔹 Definire e comunicare policy aziendali chiare, in cui venga esplicitato il divieto di falsificazione delle timbrature e le relative conseguenze disciplinari.
🔹 Applicare sanzioni proporzionate, fino al licenziamento nei casi più gravi, per garantire l’efficacia del sistema disciplinare.
🔹 Sensibilizzare i dipendenti sull’importanza della correttezza nella gestione degli orari di lavoro.
 
Nel caso specifico, l’azienda ha adottato una sospensione disciplinare di 10 giorni, con l’avviso che una recidiva avrebbe comportato il licenziamento. Questa strategia ha consentito di gestire il problema senza generare contestazioni sindacali e mantenendo un equilibrio tra disciplina e prevenzione.